Ecco i 3 errori letali da evitare se vuoi fare la spaccata sagittale prima di reincarnarti in un corpo super flessibile.
Negli utili 7 anni ho praticato migliaia di ore le più svariate tecniche di stretching e flessibilità facendo un sacco di errori. ( a proposito, se ancora non lo hai fatto, puoi trovare l’articolo dove ti parlo dei 3 migliori esercizi per raggiungere la spaccata sagittale, qui) Oggi gran parte del mio lavoro è condividere con chi mi segue lo stesso percorso ma senza errori.
Ciò che forse hai sottovalutato è che anche facendo “stretching” ci si può fare molto male e basta allenarsi con intelligenza per evitare dolori cronici, scopriamo in questo video articolo come.
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ERRARE E’ UMANO, PERSEVERARE E’.. STUPIDO
Se è da tempo che sei stallato/a nella spaccata sagittale allora continuare a ripetere gli stessi esercizi ti porterà esattamente agli stessi risultati e magari anche agli stessi infortuni.
Sarebbe stupido no?
Eppure spesso accade così, perchè cambiare visione, ammettere di aver sbagliato e uscire dalla propria zona di comfort costa davvero tanto sopratutto in termini di orgoglio.
Forse la tua pratica di yoga non basta?
Non voglio puntare il dito contro nessuno, non me ne frega niente, nel mondo c’è posto per tutti.
Ma se la tua situazione assomiglia a quella che sto per raccontarti, mi ritaglierei del tempo per meditare sopra la direzione in cui stai andando.
La tua situazione nella spaccata sagittale somiglia a questa?!
Pratichi sempre gli stessi esercizi, la maggior parte dei quali di stretching passivo (mantieni la posizione senza applicare forza), non hai un programma preciso, (per programma preciso intendo numero di serie, ripetizioni, tempo d’esecuzione, % dei carichi ecc) altrimenti non è un programma preciso e guarda caso non stai più migliorando da diverso tempo dopo i primi piccoli successi?
Se ti sei rivisto/a in parte di questa situazione, don’t worry: l’importante è cambiare.
Bazzico nel mondo del movimento da dieci anni ormai e ne ho viste di tutti i colori.
So per certo che l’80% delle persone che si avvicina alla spaccata sagittale viene dallo yoga oppure dal mondo artistico in particolare la danza o infine dal mondo delle arti marziali.
Per quanto riguarda lo yoga sarò poco delicato ma i metodi utilizzati NON sono adatti alla maggior parte delle persone occidentali, bensì per un’unica razza, ovvero i fondatori della disciplina: gli indiani. Il popolo indiano ha delle proporzioni tutte particolari dove i femori sono molto lunghi e il busto molto corto. Cosa che non si ritrova in Italia, di conseguenza le nostre proporzioni corporee nella maggior parte dei casi non sono adatte a tante asana (posizioni dello yoga)
Inoltre i metodi utilizzati per migliorare la flessibilità nello yoga sono piuttosto discutibili.
Mi permetto di scrivere la mia visione alla luce della mia formazione triennale di 500 ore per diventare insegnate yoga.
Ma non è questo il punto, ciò che mi interessa è che tu possa dare una possibilità ad altro che non sia ciò che hai fatto fino ad adesso.
Invece nel mondo della danza e delle arti marziali si tende ad utilizzare metodi brutali come posizioni tenute davvero a lungo e con la spinta a volte poco delicata di un compagno o maestro dall’esterno.
Questo approccio funziona benissimo sui bambini e a volte sugli adolescenti perchè in sostanza qualsiasi cosa li si fa fare migliorano!
Ma di certo questa mentalità un pò old school non è proprio adatta per gli adulti che vogliono diventare flessibili.
Se sei adulto e vuoi raggiungere la spaccata sagittale devi scomporre l’esercizio finale e lavorare su posizioni più isolate esplorando quale tecnica è più funzionale a te.
Se ti armerai di pazienza, nel lungo periodo potrai raggiungere la spaccata sagittale come ho fatto io e tanti miei allievi.
Bene ora scopriamo assieme se stai commettendo uno o più degli errori letali che non ti permetteranno mai di raggiungere la spaccata sagittale.
ERRORE 1: non lasciarti guidare dall’ego altrimenti saranno dolori
E’ tremendamente difficile da ammettere ma è probabile che tu sia guidato dall’ego nel raggiungere la spaccata sagittale, sopratutto se sei all’inizio del percorso.
Io stesso sono cascato in questa trappola micidiale.
Sei guidato dall’ego se hai fretta nel raggiungere la spaccata sagittale e non vedi l’ora di dimostrarlo a qualcuno.
Come me nel 2016.
Risultato?
Non ho rispettato i tempi fisiologici del mio corpo arrivando ad un pre stiramento del femorale destro che mi sono portato dietro circa un anno e ti assicuro che non è stato per nulla divertente.
Ma mi sono perdonato. Oggi sono molto più consapevole del valore di un obiettivo a lungo termine e non mi faccio più accecare da risultati facili e veloci.
Ecco.. intraprendere un percorso verso un obiettivo a lungo termine come la spaccata sagittale è la cura migliore dall’eccesso di ego.
Innamorati del percorso.
ERRORE 2: stretching passivo per la spaccata sagittale: non abusarne
Un altro errore molto diffuso è pensare che migliore la flessibilità sia sinonimo di stretching passivo, ovvero entrare nella posizione e tenerla per un certo tempo.
Ecco devi sapere che esiste un ampio ventaglio di tecniche per diventare flessibile dove agli estremi ci sono stretching passivo e stretching attivo. ( ti lascio questo video per approfondire le tecniche di stretching che utilizziamo) VAI AL VIDEO
In mezzo ci sono decine di tecniche e il mio consiglio è testare quali di queste (esatto più di una) possono funzionare meglio nel tuo caso.
E in valore assoluto tieni a mente di compensare l’aumento della flessibilità con lo stesso aumento di forza per ottenere un range equilibrato che ti possa tenere lontano dagli infortuni.
Infatti ricorda che maggiore è la differenza tra il range passivo e il range attivo di una posizione maggiore è la possibilità di infortunati
Ecco la tua spaccata attiva deve assomigliare più possibile a quella passiva, in questo caso avrai fatto un ottimo lavoro.
ERRORE 3: posizionamento corretto del bacino nella spaccata sagittale
La premessa è che non esiste una posizione sbagliata o corretta del bacino ma più che altro si parla di più efficace o meno efficace.
L’errore più frequente è ruotare all’esterno l’anca dietro per scendere di più.
Mentre ruotare all’interno la gamba dietro permette di raggiungere una posizione di allungamento più efficace e sopratutto evitare sovraccarichi inutili sul ginocchio posteriore

SPACCATA SAGITTALE CON ANCA IN ROTAZIONE ESTERNA
Ti lascio al video di oggi dove approfondisco i 3 errori e ti spiego come risolverli per raggiungere la tua spaccata sagittale
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