Se vuoi davvero migliorare la tua flessibilità, iniziare la giornata con una sessione di stretching o di yoga, non solo è perfettamente inutile, ma alla lunga è perfino controproducente.

In questo articolo vediamo perché.

Il falso mito dello stretching per migliorare la propria flessibilità

Lo so, ti sto dicendo il contrario di quello che ti dicono tutti.

Ma d’altra parte, se fare stretching mattino fosse una pratica tanto miracolosa, a quest’ora saremmo tutti dei contorsionisti.

Il che significa che c’è qualcosa in “quello che tutti sanno” che non è proprio la verità.

E se è vero che quando tutti pensano in uno stesso modo, allora nessuno pensa, bisogna necessariamente rivolgere la nostra attenzione e le nostre energie altrove.

Vediamo come.

Svegliarsi e iniziare la giornata con una sessione di stretching è un rituale consolidato per molte persone, considerato come un toccasana per “svegliare” il corpo e prepararlo alle attività quotidiane.

E, sebbene sia vero che muovere il corpo appena svegli è senza dubbio un’azione benefica, tuttavia questo non serve ad ottenere la tanto cercata flessibilità.

Non un solo tipo di stretching (smettila di usare quello per i bambini!)

Per prima cosa vorrei specificare che non esiste un solo tipo di stretching.

Li vedremo tutti in un articolo ad hoc, ma ne ho già ampiamente parlato in una lezione gratuita che tratta appunto l’argomento della flessibilità avanza per adulti.

Ti metto il link della Masterclass in basso, nel caso volessi approfondire (e ti consiglio di farlo per avere un cambio radicale di prospettiva).

Lo stretching passivo, che per tanto tempo è stato considerato la panacea per la tensione muscolare e la limitata mobilità, sta fortunatamente perdendo il suo statuto incontestabile nel mondo del fitness e della riabilitazione.

Per capirci, è quello che tutti conosciamo, in cui manteniamo a lungo una posizione statica con il corpo, ed è quello più utilizzato ed efficace sui bambini.

Questa tecnica, che implica l’allungamento dei muscoli senza alcuna contrazione attiva, può leggermente incrementare la flessibilità temporanea, ma i suoi benefici sono spesso effimeri e superficiali.

Inoltre, non contribuisce all’aumento della forza muscolare o alla prevenzione delle lesioni, fattori cruciali soprattutto per chi pratica sport o attività fisiche intense.

L’assenza di un miglioramento funzionale a lungo termine, unita al fatto che lo stretching passivo non induce alcun adattamento muscolare e connettivale, lo rendono una tecnica obsoleta e spesso controproducente.

Soprattutto quando paragonato a metodologie più avanzate e efficaci come lo stretching di resistenza e gli esercizi di mobilità articolare.

Standing Hip Flexion Bent Leg

I pesi e la forza di gravità: i due game-changer della flessibilità per adulti

Quando si parla di flessibilità, la maggior parte delle persone pensa immediatamente allo stretching passivo o allo yoga.

Questi metodi, sebbene utili in alcuni contesti, non offrono soluzioni a lungo termine, soprattutto per gli adulti che non hanno costruito una base di flessibilità da giovani.

Ecco dove entrano in gioco i pesi e la forza di gravità, due elementi che stanno rivoluzionando l’approccio alla flessibilità per gli adulti.

Il concetto è semplice ma profondo: la flessibilità non è solo una questione di allungamento dei muscoli, ma anche di costruzione di forza in ampi range di movimento.

Immagina la flessibilità come una porta.

Per aprirla completamente, hai bisogno non solo della chiave giusta (l’allungamento muscolare) ma anche della forza sufficiente per spingerla.

I pesi servono proprio a questo: a fornirti la forza necessaria per “aprire la porta” e mantenere quella posizione.

Utilizzare la forza di gravità a tuo favore è un altro tassello fondamentale del puzzle.

Prendiamo ad esempio il Jefferson Curl, un esercizio avanzato che coinvolge la colonna vertebrale di cui abbiamo già parlato qui.

La gravità, combinata con un peso aggiuntivo, ti aiuta a raggiungere un allungamento molto più profondo di quello che otterresti con il solo stretching passivo.

In questo modo, non stai solo allungando il muscolo, ma lo stai anche condizionando a essere forte in quella nuova posizione estesa.

Questo approccio basato sulla forza offre vantaggi a più livelli.

1. Primo, consente di ottenere una flessibilità più duratura e funzionale, perché il muscolo si abitua non solo a raggiungere ma anche a mantenere posizioni estese.

2. Secondo, minimizza il rischio di infortuni, poiché un muscolo forte è generalmente un muscolo più resiliente.

3. Terzo, ti permette di applicare questi concetti a qualsiasi aspetto del movimento, rendendo la tua flessibilità veramente funzionale e applicabile nella vita quotidiana.

In conclusione, se sei un adulto in cerca di una flessibilità più profonda e duratura, è tempo di guardare oltre lo stretching passivo e lo yoga.

I pesi e la forza di gravità possono essere i tuoi alleati più potenti nella ricerca di una libertà di movimento che va ben oltre la semplice capacità di toccare le punte dei piedi.

E’ un concetto piuttosto rivoluzionario in questo ambiente, non trovi?

Se vuoi saperne di più e capire davvero il segreto della flessibilità per adulti, guarda la Masterclass gratuita qui in basso e smettila di perdere tempo con lo stretching mattutino.

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