Ti faccio una premessa fondamentale per capire come eliminare il dolore a metà schiena.
Il dolore a metà schiena è un sintomo.
La parola “sintomo” deriva dal greco: significa “evenienza”.
L’evenienza è un fatto che accade.
Il sintomo:
- È un fatto che accade per attirare la tua attenzione su qualcosa da migliorare
- richiama la tua attenzione su qualcosa che esisteva già prima della comparsa del sintomo stesso.
Oltre il sintomo, trovi le vere cause del dolore ed è là che devi agire per risolvere la situazione.
L’errore più comune in caso di dolore a metà schiena
Esempio:
Sei a casa.
Rimani senza luce, al buio.
Tu cosa fai?
- Accendi una candela per vederci un po’ meglio, sperando che torni la luce?
- Vai al quadro elettrico per capire da dove viene il problema?
“Si vabbè Ale, non sono mica scemo eh”
Lo so che non sei scemo, ci mancherebbe.
Nella maggior parte dei casi, però, in molti casi, l’errore che capita più spesso in caso di dolore a metà schiena, è voler curare il sintomo.
Sarebbe come accendere una candela per vederci un po’ meglio sperando di vedere la luce tornare, senza capire da cosa deriva il guasto.
Uguale.
Per il dolore a metà schiena, hai sicuramente provato:
- massaggi decontratturanti
- fisioterapia
- tecar
- ginnastica posturale
- stretching
- antinfiammatori
- cortisone
Può essere che tu abbia trovato sollievo momentaneo dai dolori acuti a metà schiena, ma la guarigione avverrà se elimini la causa.
Se sei qui, questi rimedi ti hanno dato solo un beneficio momentaneo.
Se vuoi capire come eliminare la vera causa del dolore alla schiena ed avere una colonna vertebrale a prova di attività fisica e movimento, sei nel posto giusto.
Continua a leggere.
Piccolo disclaimer: io ti racconto la mia esperienza e quella dei miei 2570 allievi.
Invito ognuno a consultare il proprio medico: quello che scrivo non vuole sostituire il suo parere.
Veramente un poco di anatomia
Non ti annoierò con spiegoni sull’anatomia della colonna vertebrale: l’ho già fatto in questo articolo.

Quando dici di sentire dolore a metà schiena, ti riferisci alla curva toracica.
La curva toracica è composta da 12 vertebre: sono più grandi delle vertebre cervicali e più piccole di quelle della zona lombare.
Questo tratto è sicuramente il più rigido: i movimenti sono limitati in ampiezza a causa della presenza della gabbia toracica.
Sia chiaro: non è certo la presenza della gabbia toracica la causa della tua rigidità e dei tuoi dolori.
A dimostrazione di questo, non c’è nessuna struttura che limita i movimenti in ampiezza nella regione lombare, eppure la lombalgia acuta e cronica sono purtroppo molto frequenti.

Le cause del dolore a metà schiena
-Mancanza di consapevolezza della postura
La postura è il risultato di quello sei in questo momento.
Tanti fattori influenzano la tua postura:
- la tua storia personale
- l’ambiente in cui vivi
- traumi fisici
- traumi emotivi
- respirazione scorretta
- cattive abiudini alimentari che inducono un’errata rismosta ormonale
Non esiste una regola che definisca la postura corretta.
La postura è corretta quando l’organismo risulta in equilibrio con sé stesso.
Tradotto: se subisci tanto stress a livello mentale, il tuo organismo troverà l’equilibrio assumendo la postura tipica di chi vive questa situazione.
Spalle chiuse e ricurve in avanti, scapole non addotte, principio di gobba in corrispondenza alla zona dorsale.
Sarà in equilibrio, anche se disfunzionale.
Sta in te modificare la tua mentalità in modo che fattori esterni non definiscano chi sei e non influenzino la tua postura.
Come migliorare la postura ed eliminare il dolore a metà schiena.
Uno studio scientifico della Marshall University in California pubblicato sul Journal of Experimental Social Psychology, ha dimostrato che mantenere la testa alta e le spalle dritte
- riduce la sensibilità al dolore fisico
- porta un maggior benessere psicologico
- dona una visione più positiva e sicura di te stesso e nel rapporto con gli altri.
I ricercatori affermano che mantenere la postura ben dritta quando si sta male fisicamente, evitando di chiudersi su sé stessi, consente il mantenimento di un senso di controllo sulle proprie sensazioni e di ridurre il dolore.
Lo studio ha dimostrato che si riscontra
- un rilascio maggiore di testosterone, nelle situazioni in cui si ha una postura aperta
- una riduzione del cortisolo, l’ormone dello stress.
Risultato: una situazione spiacevole diventa meno dolorosa e più tollerabile.
Anche solo modificare la postura, assumendo una posizione più eretta, permette di migliorare sia l’umore che il proprio livello di energia.
“Si vabbè Ale, cosa faccio? È una vita che ho una postura del cavolo: e adesso?”
Se finora hai mantenuto una posizione non funzionale, sappi che gli schemi motori, che si attivano automaticamente in modo inconscio, possono essere modificati.
Ti spiego come.
Inizia a prendere in considerazione l’idea di prenderti la responsabilità di quello che accade nella tua vita.
In questo articolo per eliminare il dolore alla zona cervicale, trovi un esercizio che ti permette di fare chiarezza su cosa concentrarti per creare un reale cambiamento nella tua vita.
Se non sei felice di quello che succede nella tua vita non è colpa:
-del governo
-della famiglia
-degli stranieri
-degli “altri”.
Valuta cosa puoi cambiare materialmente per essere felice.
Prendi una decisione e portala avanti, nonostante le difficoltà e le conseguenze.
Non si tratta di essere testardi.
Si tratta di portare avanti le idee che rispecchiano i tuoi valori.
Tutti i veri cambiamenti partono dall’assumersi la responsabilità di sé stessi.
Lo capirai solo dopo averlo messo in pratica.
La tua postura migliorerà tantissimo grazie a questo atto di coraggio.
Si, perché ci vuole forza e coraggio ad affermare te stesso, quando sei circondato da persone che
- la pensano tutte allo stesso modo: zero spirito critico, se le bevono tutte
- si accontentano di quello che succede, alzando le spalle alle orecchie, in modo rassegnato
- non hanno ambizioni
- vivono la vita guardando quella degli altri sui social
- non si amano e si trascurano nel corpo e nella mente
- ti invitano a condividere con loro tutte le peggiori cattive abitudini del mondo
- ti riempiono la testa con la loro negatività e vittimismo
- pensano sempre che solo gli altri siano fortunati.
Non scherzo: questo atto di eroismo, ti farà aprire le spalle e la tua zona dorsale riprenderà vita.
Sarà una cosa reciproca:
-La tua presa di posizione migliorerà la tua postura
-la tua postura ti aiuterà a portare avanti le tue idee attraverso le difficoltà.
Un bellissimo circolo virtuoso.
-Mancanza di movimento: se vuoi eliminare i dolori a metà schiena, devi muovere la schiena.
Questa parte di colonna vertebrale è però effettivamente quella che muoviamo di meno.
Come ho già detto in questo articolo, l’unico modo per liberarci dal dolore alla schiena è MUOVERLA.
L’attività fisica è uno dei pochi fattori costantemente associati ad una minore incidenza di mal di schiena.
Anche in presenza di mal di schiena, il movimento è una protezione contro lo sviluppo di sintomi più gravi e disabilità.
Il movimento è il fattore principale che limita al massimo la degenerazione dei dischi intervertebrali: in questo articolo ti spiego i vantaggi di avere una colonna vertebrale in perfetta forma.
Ti consiglio due esercizi molto semplici, da fare tutti i giorni, per andare ad aumentare la mobilità della zona toracica ed invertire la flessione della colonna in avanti.
1. Sospensione della colonna vertebrale
Al minuto 5:07 trovi l’esecuzione.
-Appenditi agli anelli, lasciando i tuoi piedi appoggiati ad un piccolo passo dietro di te.
-Lasciati andare e lascia che si crei un arco che va a compensare la tendenza a chiuderti con le spalle.
-L’arco che si crea permette alla schiena di distendersi.
-Puoi accentuare l’arco spingendo lo sterno in avanti, guardando verso l’alto e stringendo i glutei.
2. Flessione ed estensione della colonna vertebrale
Se vuoi qui trovi l’esecuzione al minuto 0:18
-Posizione eretta, con la schiena dritta, piedi paralleli fra loro e ginocchia leggermente piegate ma immobili.
-Immagina una coda che parte dall’osso sacro e nascondi fra le gambe: mantieni il bacino fermo in questa posizione.
-Abbracciati, mantieni questa posizione qualche istante e respira profondamente.
-Fletti la colonna in avanti, mantenendo tutto il resto del corpo come da indicazioni precedenti, e stendila ritornando nella posizione iniziale.
Questo esercizio serve a bilanciare tutto il tempo che passiamo in chiusura con la nostra colonna vertebrale.
In particolare, andiamo ad estendere il tratto toracico, quello che teniamo più immobile.
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