Hai scoperto di avere l’ernia al disco? Non ci crederai, ma ci sono buone notizie per te.
L’esito della risonanza magnetica ha confermato quello che il tuo medico sospettava.
Dopo averti già fatto diverse prescrizioni di antidolorifici e iniezioni, l’esame specialistico ha sciolto ogni dubbio: hai un’ernia discale.
Da quel momento in poi è partita la macarena dei consigli su quello che potrai fare e quello che non potrai più fare, dopo questa diagnosi.
L’unico obiettivo è evitare come la peste la tanto temuta operazione chirurgica.
È l’incubo di chi ha la colonna vertebrale compromessa e soffre di ernia al disco.
Per quanto la tecnologia abbia reso questo tipo di interventi sempre meno invasivi, si eseguono comunque in anestesia totale.
Non serve essere un medico per immaginare che i rischi per l’intervento in sé, si sommano a quelli derivanti da altre complicazioni, che potrebbero insorgere, durante un’operazione così impegnativa.
Lo so che stai pensando:
“Ale si vabbè! Che ansia! Camminare fa bene per l’ernia al disco o prenoto l’operazione e accendo un cero in chiesa?”
Hai ragione, vado subito al sodo.
Cosa dicono gli studi scientifici?
Grazie ad un recentissimo studio della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, è stata fatta un’analisi critica delle differenti raccomandazioni fornite dagli specialisti, in base ai differenti casi clinici.
Un grande lavoro durato quattro anni: un controllo incrociato tra diagnosi e raccomandazioni, che si è esteso alle banche dati dei colleghi europei.
Questa grande ricerca ha definito nuove Linee Guida, basate su evidenze scientifiche.
È emerso che
- La base scientifica, per i vari trattamenti conservativi utilizzati, è debole.
Tradotto in italiano: va bene evitare, quando il dolore è acuto, di sollevare i pesi. Allo stesso tempo, riposo e inattività non sono consigliati mai come stile di vita.
- Il riposo a letto e la vita sedentaria non comportano vantaggi rispetto alla possibilità di riuscire a svolgere, con maggiore efficacia, le normali attività quotidiane.
- È necessario limitare il riposo a letto allo stretto indispensabile.
- È indispensabile tornare attivi il prima possibile ed esserlo ogni giorno, adattando il livello di attività fisica-sportiva al grado di dolore percepito e allo stato di salute.
Camminare fa bene.
L’ approccio conservativo è il trampolino di lancio per finire in un mare di guai.
Non siamo fatti per l’immobilità.
Se lo fossimo, avremmo radici al posto dei piedi ed un tronco al posto delle gambe.
Camminare fa bene anche per altre motivi che indirettamente ti favoriscono nel tenere a bada i sintomi dell’ernia lombare:
- Controlli il tuo peso corporeo, che altrimenti è destinato ad aumentare inesorabilmente.
- Rinforzi l’apparato muscolo-scheletrico, e anche i muscoli della schiena ti ringrazieranno.
- Aumenti il tuo buon umore, e per questo ringrazieranno anche le persone intorno a te 😉
Quindi, la vera domanda è:
Quanto devo camminare per stare bene?
Siamo tutti diversi: non c’è una risposta valida in generale.
Se adesso cammini il minimo indispensabile per fare le tue attività quotidiane, aumenta gradualmente.
Se già cammini quattro-cinque mila passi al giorno, magari punta pian pianino ai seimila passi quotidiani.
Il segreto in questi casi è non esagerare: non voler strafare.
Con gradualità, cerca di passare sempre più tempo possibile sulle tue gambe, camminando.
Ti farà talmente bene che dimenticherai di avere l’ernia espulsa.
Se vuoi approfondire ulteriormente, in questo video You Tube ti spiego cosa ne penso dei famosi 10000 passi al giorno.
So cosa stai pensando adesso.
“Ale, come faccio a camminare con questo dolore?”
Hai ragione: se il dolore è forte non si può ignorare.
Sappi che, il dolore, è proprio quel motivo in più per iniziare a prenderti cura di te davvero.
Ormai lo sai che non può più essere la scusa per cazzeggiare.
Non sai il dispiacere che ho nel cuore quando vedo quelle persone anziane piegate in avanti, con la gobba e il bastone, che camminano a stento.
Ti sei mai domandato come si arriva a quel punto?
Si raggiunge quel livello partendo esattamente dalla tua situazione attuale.
Stare a sperare che le cose migliorino da sole, senza che tu debba fare nulla per cambiarle, ti porterà ad essere semi infermo tra non tanti anni.
Puoi leggere, in questo articolo , l’intervista a Iacopo Landi, fisioterapista e allievo Moveinside, in cui potrai scoprire come curare il dolore, attraverso il movimento.
Lo so che ti sto sulle palle, però lo dico per il tuo bene: decidi tu cosa vuoi fare.
Grazie ai programmi Moveinside abbiamo risolto centinaia di casi di mal di schiena, mal di spalle, dolore alle ginocchia, con il nostro metodo di movimento regressivo.
Anche i casi di chi, come te,oltre al mal di schiena, soffre di ernia.

Questa recensione è solo un esempio: ne troverai tantissime altre qui.
Moveinside eleva al 100% la qualità di movimento delle persone adulte.
Eliminare il dolore è la prima cosa su cui ci concentriamo.
Nei casi di dolore alla zona lombare molto acuto come il tuo, il percorso inizia con il supporto completo del nostro team di terapisti, fisioterapisti e osteopati.
Vieni seguito da professionisti che ti accompagnano in un percorso cucito su di te alla perfezione, per portarti nella condizione di assenza di dolore.
Dopo aver eliminato il dolore, oltre che tornare a camminare, inizierai il percorso di movimento per ottenere:
- Flessibilità
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- Fluidità
- Benessere.
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Anche quello che ora nemmeno immagini.
Ale e il team Moveinside
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